Perché non troverai mai all'asta una macchina fotografica che è stata sulla Luna
Il programma Apollo della NASA era un'audace missione che aveva l'obiettivo di inviare gli astronauti sulla Luna - un obiettivo nazionale fissato dal presidente John F. Kennedy in un discorso del 1961 che faceva parte della Guerra Fredda.
L'utilizzo della fotografia a bordo delle navicelle spaziali ha avuto origine durante il Mercury Program quando John Glenn ha dovuto portare due fotocamere durante il suo programma Mercury-Atlas 6: 1) una Leica 1g per le foto spettroscopiche ultraviolette, e 2) un Ansco Autoset modificato (che era una Minolta Hi-Matic riadattata dalla Ansco Company) che ha catturato la prima foto a colori scattata dall'uomo.
L'astronauta Wally Schirra ha utilizzato una Hasselblad 500c per le sue foto personali e ha suggerito il medio formato ai dirigenti della NASA responsabili delle attrezzature fotografiche. Gli ingegneri della NASA hanno modificato la fotocamera per lo spazio - rimuovendo il peso in eccesso, adattando i comandi alle tute spaziali e commissionando una scocca personalizzata per contenere più pellicola. I risultati furono così soddisfacenti che la NASA incaricò Hasselblad di costruire kit progettati specificamente per le missioni spaziali.
Quando l'Apollo 11 fece il viaggio inaugurale verso la superficie lunare, come descritto in First Man, Hasselblad era stata una parte importante del programma spaziale. Neil Armstrong portava con sé una Hasselblad 500EL Data Camera con piastra Reseau, una lastra di vetro con incisioni precise che venivano esposte su ogni scatto per consentire la fotogrammetria. L'obiettivo scelto era un obiettivo Zeiss Biogon 60 mm f/5,6 che ha un campo visivo equivalente approssimativamente a un obiettivo full-frame da 35 mm.
Sebbene la Hasselblad originale di Schirra sia stata venduta all'asta nel 2014 per 275.000 dollari insieme all'obiettivo Planar f/2,8 80 mm, non troverete mai macchine fotografiche che hanno raggiunto la superficie lunare all'asta.
Il motivo? Il Peso.