Meta ammette di utilizzare le foto scattate con i suoi Smart Glasses per addestrare l'IA


In un'intervista rilasciata lunedì a Tech Crunch, è stato chiesto a Meta se intende addestrare i suoi modelli di intelligenza artificiale con le immagini scattate dai Ray-Ban Meta Smart Glasses dei clienti, così come già utilizza le foto degli account pubblici di Instagram e Facebook.

“Non ne parliamo pubblicamente”, ha risposto a Tech Crunch Anuj Kumar, senior director di Meta che si occupa di AI wearables.

“Non è un informazione che tipicamente condividiamo con l'esterno”, aggiunge Mimi Huggins, portavoce di Meta. Quando Tech Crunch chiede ulteriori chiarimenti, Hussing risponde: “Non lo diciamo in nessun caso”.

Il problema principale degli Smart Glasses è sempre stato il fatto che potrebbero essere utilizzati come dispositivo di registrazione clandestina.

Per coloro che non hanno familiarità con gli occhiali smart Ray-Ban Meta, essi sono in grado di riprendere video a 1080 30P e foto da 12 megapixel. Inoltre, è in arrivo un aggiornamento video in tempo reale che trasmetterà le immagini a un modello di intelligenza artificiale multimodale in modo che gli occhiali possano rispondere alle domande su ciò che l'utente sta guardando.

Ciò significa che gli occhiali intelligenti raccoglieranno ancora più immagini di prima e, come osserva Tech Crunch, l'utente potrebbe non essere del tutto consapevole che il dispositivo sta registrando immagini. In momenti privati, l'utente potrebbe chiedere agli occhiali informazioni su un oggetto che sta guardando, senza sapere che le immagini vengono salvate in un cloud.

Dopo l'articolo di Tech Crunch un portavoce di Meta ha confermato che Meta può addestrare la sua AI con qualsiasi immagine che l'utente chiede agli occhiali intelligenti Ray-Ban Meta di analizzare. “Nei luoghi in cui l'intelligenza artificiale multimodale è disponibile, le immagini e i video condivisi con Meta AI possono essere utilizzati per migliorarla in base alla nostra politica sulla privacy”, ha dichiarato Emil Vazquez, responsabile delle comunicazioni di Meta.

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